La city car elettrica che ha cambiato il modo di pensare la micro-mobilità mostra un volto diverso: la nuova versione sceglie il nero opaco come dichiarazione d’intenti e spinge sull’identità più che sulle prestazioni. In una metropoli dove lo spazio è ridotto e lo stile conta, questa variante mette insieme elementi estetici riconoscibili e dettagli pratici, offrendo un’alternativa che guarda a chi vuole distinguersi senza rinunciare alla semplicità d’uso. Un dettaglio che molti sottovalutano: il linguaggio visivo di una vettura urbana incide sulle scelte d’acquisto più di quanto si pensi.
Un nuovo volto per la micro-mobilità
La reinterpretazione della microcar punta su una grafica essenziale e su contrasti studiati per emergere nel traffico cittadino. La carrozzeria in Black Night è pensata come una superficie che accentua i nuovi elementi di design: i fari rialzati collegati da una capsula opaca, il logo a contrasto e inserti bianchi che spezzano la tinta scura. Questa soluzione non è solo estetica; aiuta a definire la sagoma dell’abitacolo e a migliorare la leggibilità del veicolo in condizioni di luce variabile.
All’esterno, i copricerchi bianchi e le grafiche geometriche creano un profilo più definito, mentre lo spoiler posteriore suggerisce dinamismo senza trasformare la vettura in qualcosa che non è. Sul piano interno, predominano tonalità neutre e linee essenziali: i portaoggetti sono pensati per l’uso quotidiano, i tappetini con cuciture a contrasto aggiungono praticità e stile. Chi vive in città lo nota ogni giorno: la semplicità funzionale spesso è il criterio principale nella scelta della microcar.

Dal punto di vista della comunicazione, questa versione si colloca come una limited edition orientata a chi cerca un’identità più decisa. Con ordini aperti dallo scorso autunno e consegne previste a partire da gennaio 2026, il progetto resta comunque focalizzato sulla mobilità urbana accessibile, non su prestazioni estreme.
Tecnica, fruibilità e impatto urbano
Il nucleo tecnico non cambia: la vettura conserva le caratteristiche che l’hanno resa popolare tra i pendolari e i nuclei famigliari che necessitano di spostamenti brevi. La versione mantiene i due posti riparati, una autonomia di 75 km e una velocità massima di 45 km/h, valori pensati per gli spostamenti urbani e per l’uso in aree a traffico limitato. Secondo le cifre ufficiali, dal lancio ne sono stati venduti circa 85.000 esemplari in diversi mercati europei, un segnale della diffusione della soluzione nel contesto della mobilità elettrica leggera.
Per l’infotainment rimane il sistema My Ami Play, che integra lo smartphone per musica, navigazione e chiamate; attraverso la My Citroen App si possono monitorare carica e autonomia in tempo reale. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è proprio l’efficacia di strumenti semplici: gestire lo stato di carica dallo smartphone riduce l’ansia da pianificazione quotidiana e migliora l’esperienza d’uso.

Sul fronte dei modelli, la reinterpretazione sarà proposta anche nelle configurazioni cargo e utility, confermando la versatilità del progetto. Le varianti My Ami Cargo e My Ami for All rimangono opzioni concrete per attività commerciali leggere e servizi di prossimità. In Italia, come in altre aree urbane europee, la scelta di una serie limitata con dettagli distintivi può influenzare l’immagine del mezzo più della motorizzazione stessa: la conseguenza è che l’adozione di microcar elettriche evolve anche per ragioni estetiche e pratiche, non soltanto per necessità energetiche.
