In un contesto globale segnato da conflitti regionali, instabilità geopolitica, aumento dei flussi turistici e rinnovata attenzione ai sistemi sanitari, la scelta della meta perfetta per un viaggio non si basa più soltanto sul fascino dei luoghi. Oggi entrano in gioco parametri più complessi: la capacità di una città di garantire un ambiente tranquillo, infrastrutture affidabili e servizi efficienti. È qui che entra in scena il Safest Cities Report 2026, elaborato da Berkshire Hathaway Travel Protection, un riferimento sempre più autorevole per chi pianifica vacanze con un occhio attento alla sicurezza.
L’analisi, condotta nell’agosto 2025 su un campione di oltre 1.500 viaggiatori statunitensi, non si limita a una valutazione puramente statistica: accanto ai tradizionali indicatori legati alla criminalità, alla qualità dei sistemi sanitari e alla sicurezza nei trasporti pubblici, un ruolo centrale è affidato alla percezione diretta dei viaggiatori. Il report, infatti, include solamente città che gli intervistati hanno effettivamente visitato, attribuendo così un valore autentico e concreto alle valutazioni raccolte.
Europa protagonista nella sicurezza turistica
L’elemento più evidente che emerge da questa edizione è la netta predominanza europea: 8 delle 11 città più sicure al mondo si trovano nel continente. Si tratta di una conferma della solidità dei sistemi politici, della qualità delle infrastrutture e della stabilità sociale che caratterizzano molte città europee, capaci di offrire un’esperienza di viaggio equilibrata tra cultura, servizi e protezione.
Tra le destinazioni che figurano nelle prime posizioni spiccano nomi consolidati come Zurigo, Copenhagen, Helsinki, Vienna, Amsterdam, Monaco di Baviera e Stoccolma. Accanto a queste realtà europee emerge una rappresentante italiana che, secondo le anticipazioni, potrebbe essere Bolzano o Trento — città celebrate per l’elevata qualità della vita, l’ordine urbano e l’efficacia dei servizi territoriali. Una presenza significativa, che ribadisce il ruolo dell’Italia come meta accogliente e, soprattutto, sicura, smentendo molti dei luoghi comuni ancora diffusi all’estero.

Non mancano presenze extraeuropee, in particolare Tokyo, storicamente considerata una delle metropoli più sicure al mondo, e Toronto, simbolo del modello canadese basato su inclusione, ordine urbano e servizi pubblici di alto livello.
Perché una città risulta sicura
Secondo gli analisti, ciò che distingue queste città non è soltanto il numero di reati registrati — spesso già molto contenuto — ma l’insieme di fattori che generano fiducia nei visitatori: efficienza sanitaria, sistemi di trasporto controllati, urbanistica funzionale, burocrazia trasparente, comportamenti civili diffusi. Il senso di protezione non nasce da un unico elemento, ma da un ecosistema urbano che funziona e che permette al viaggiatore di muoversi senza timori, anche in situazioni quotidiane come prendere un mezzo pubblico affollato o camminare da soli di notte.
La percezione, però, è un dato dinamico. Lo dimostra l’episodio della funivia di Lisbona, avvenuto dopo la chiusura dell’indagine, e che avrebbe potuto modificare la percezione dei viaggiatori. Un evento che ricorda come la sicurezza turistica sia un fattore in continua evoluzione, soggetto a cambiamenti repentini.
Il valore strategico del report
Il Safest Cities Report è molto più di una semplice classifica: rappresenta un riferimento per tour operator, compagnie assicurative, piattaforme di viaggio e viaggiatori professionisti. Serve a prevedere trend, calibrare investimenti e orientare proposte turistiche in un mercato sempre più attento al comfort psicologico e alla tutela personale.
In un mondo in cui gli equilibri possono mutare all’improvviso — tra crisi internazionali, emergenze climatiche e nuove sensibilità sociali — scegliere una destinazione sicura diventa un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso i propri compagni di viaggio. Il report di Berkshire Hathaway non promette certezze assolute, ma offre un quadro credibile, costruito su esperienze autentiche e indicatori oggettivi.
Per chi sta pianificando viaggi nel 2026, dare priorità a queste città può tradursi non solo in una vacanza più serena, ma in una scelta intelligente, capace di coniugare scoperta e tranquillità. Perché, oggi più che mai, viaggiare significa anche sentirsi protetti, ovunque si vada.
