Dove parcheggi la tua auto conta più dell’allarme: cosa non fanno mai i ladri esperti

Come prevenire i furti

Come proteggere la tua auto da furti e malintenzionati-mondialmotors.it

Franco Vallesi

Novembre 6, 2025

Ogni giorno centinaia di auto vengono rubate in Italia: ecco come difendersi da tecniche sempre più evolute e pericolose

Nel 2023, in Italia sono state denunciate oltre 131.000 auto rubate, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente. I ladri non colpiscono solo i modelli di lusso: a finire nel mirino sono spesso anche utilitarie e veicoli comuni, scelti per la facilità con cui possono essere smontati, venduti o rivenduti con targhe false.

Tra accessi digitali compromessi, truffe su strada e manomissioni invisibili, sapere come proteggere l’auto dai furti è oggi una necessità concreta per chiunque abbia un veicolo.

I sistemi più efficaci per proteggere l’auto: tecnologie, accorgimenti e dispositivi da non sottovalutare

Le statistiche parlano chiaro: i furti d’auto in Italia sono tornati a crescere, con una media superiore alle 360 auto rubate al giorno. Proteggere il proprio veicolo, dunque, non è solo buon senso: è una vera e propria forma di prevenzione attiva. Il primo aspetto da valutare è dove parcheggiare. I luoghi illuminati, controllati, frequentati o coperti sono i più sicuri. Se non si dispone di un box, è importante evitare parcheggi isolati o bui, e cambiare spesso zona, per non fornire abitudini ricorrenti ai ladri.

La seconda misura è non lasciare mai oggetti in vista. Anche una borsa vuota, una giacca o un supporto per telefono può diventare una tentazione. Meglio riporre tutto nel bagagliaio prima di arrivare a destinazione. Un altro errore frequente è lasciare spiragli nei finestrini, anche minimi. Bastano pochi centimetri per consentire l’inserimento di utensili per scassinare la serratura. Le portiere vanno sempre controllate due volte, compreso il bagagliaio.

Antifurto meccanico
Quale antifurto scegliere-mondialmotors.it

Sul fronte della sicurezza attiva, i dispositivi antifurto meccanici sono ancora oggi tra i più efficaci. Bloccasterzo, blocca freno e blocco cambio rendono impossibile muovere l’auto rapidamente. Anche un semplice adesivo che segnala la presenza di un antifurto può scoraggiare il ladro. I più esperti, infatti, evitano bersagli che richiedono troppo tempo o generano rumore.

Sul fronte elettronico, oggi esistono sistemi di allarme avanzati collegati alla centralina del veicolo, che si attivano in caso di apertura forzata, vibrazioni o movimento. I modelli più recenti inviano notifiche in tempo reale sullo smartphone, permettono di localizzare il veicolo e, in alcuni casi, bloccano l’avvio del motore. Anche i localizzatori GPS, se ben nascosti, sono utili in fase di recupero del veicolo rubato.

C’è infine il tema assicurativo: molte polizze coprono anche i danni da tentato furto, come vetri rotti, serrature forzate o centraline manomesse. Una garanzia che può evitare spese elevate per riparazioni non previste. In un contesto dove i metodi di furto si evolvono di mese in mese, combinare buone abitudini, dispositivi fisici e tecnologia è la strategia più efficace per evitare brutte sorprese.

Le tecniche più usate dai ladri e come difendersi: dai Relay Attack ai furti con inganno

Non tutti i furti avvengono di notte o in strade isolate. Oggi le tecniche sono sempre più raffinate, rapide e invisibili. Una delle più frequenti è il cosiddetto “Relay Attack”, che colpisce i veicoli dotati di sistemi keyless (senza chiave fisica). Due ladri operano in tandem: uno si avvicina alla porta di casa colpendo il segnale della chiave, l’altro lo riceve vicino all’auto, la apre e la avvia. In pochi secondi, l’auto è sparita. Per proteggersi è utile conservare le chiavi in custodie schermate, che bloccano il segnale RFID.

Un altro metodo molto usato è l’accesso via porta OBD, la presa diagnostica usata dai meccanici. Alcuni ladri, con strumenti specifici, riescono a collegarsi e riprodurre una nuova chiave o disattivare l’immobilizzatore, senza alcun segno visibile di scasso. Anche qui, alcuni antifurti consentono di bloccare il sistema OBD o inviare allarmi se la porta viene utilizzata fuori orario.

Poi ci sono le truffe stradali: la più nota è quella dello specchietto rotto, dove il ladro simula un danno per costringere il conducente a scendere dall’auto. Un complice ne approfitta per aprire una portiera incustodita o per rubare oggetti interni. Varianti prevedono il lancio di oggetti contro la carrozzeria o lievi tamponamenti, con lo stesso obiettivo.

E non mancano i furti digitali in sosta: alcuni criminali usano jammer, dispositivi che interrompono il segnale del telecomando nel momento in cui il proprietario crede di aver chiuso l’auto. L’auto rimane invece aperta. Un controllo manuale del blocco porte dopo aver premuto il tasto è sempre consigliato.

Per contrastare tutto questo, i dispositivi elettronici di nuova generazione permettono di disattivare l’alimentazione del motore, o di bloccare l’avviamento se non è presente il vero proprietario. Le pellicole anti-intrusione per vetri rendono più difficile la rottura del parabrezza, aumentando tempo e rumore necessari per entrare.

In definitiva, l’auto moderna non è mai completamente al sicuro, ma chi conosce i metodi più usati dai ladri può prevenirli. Nessun sistema è infallibile, ma più livelli di protezione rendono l’obiettivo meno accessibile e, spesso, fanno desistere chi è in cerca di una preda facile.